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Sicilia in camper da Erice a Palermo
Erice la città delle tante Chiese
Questa è l’ultima parte del nostro giro della Sicilia in camper che ci porterà fino all’ultima tappa del nostro bellissimo viaggio: Palermo e Monreale. Arriviamo alla funivia che da Trapani ci porterà ad Erice. Qui è possibile lasciare il camper presso il parcheggio, a pagamento, che si trova in via Avellino (38°01’28.0″N 12°33’00.4″E).
Biglietto A/R €. 9,50 a persona. Il tempo non è dei migliori, tira un po di vento e le nuvole sono abbastanza basse che non ci permette di apprezzare a pieno il panorama che si può godere da questo paese.
Erice – Real Duomo
Erice non è un insediamento medioevale, ma una città la cui antichità affascinava già gli Imperatori Romani.
Ciò che caratterizza oggi Erice, la città sul Monte ricostruita dai Normanni nel XII° scecolo, è la presenza di tante Chiese.
Erice fino al 1934 si chiamava Monte San Giuliano. Arrivati in cima andiamo subito al primo info-point per ritirare una piantina della città.
Entriamo dalla Porta Trapani e girando subito a sinistra arriviamo al Real Duomo con la Torre di Re Federico.
Qui acquistiamo un biglietto cumulativo per la visita, oltre a questi due monumenti, anche per i Ruderi del SS. Salvatore, San Martino e San Giuliano al prezzodi €. 6,00 a persona.
Rinunciamo a salire sulla Torre di Re Federico per il numero degli scalini da salire (108) e anche perché si è formata un po di nebbia che impedisce la visuale.
Erice – interno Real Duomo
Erice – Abside Rael Duomo
Erice- Crocifisso altare Real Duomo
La chiesa fu edificata per volere del Re Federico III° nel 1314, l’interno a tre navate è stato ricostruito dopo il crollo avvenuto nel 1857 mentre venivano effettuati lavori di restauro.
All’interno, nella navata di sinistra, possiamo visitare il Tesoro del Real Duomo.
Si tratta di opere di orificeria, argenteria , pittura, scultura, alabastro, avorio, ricami in oro, seta e corallo che vanno dal XIV al XIX secolo.
Le tre cappelle oggi costituiscono un unico ambuente che ospita questi pregevoli manufatti.
Erice – Sacrestia del Real Duomo
Erice – Tesoro del Real Duomo
Erice – statua della Madonna Assunta del 1469
Nella navata destra, prima delle cappelle dove è esposto il tesoro del Duomo, troviamo un’acquasantiera in marmo del 1537, poi la cappella della Madonna Assunta, con una statua in marmo del 1469 dove è raffigurata.
A destra dell’altare di San Giuseppe, una porta immette nella Sacrestia dove troviamo un monumentale armadio in noce a alcuni dipinti raffiguranti i ritratti di Arcipreti, tra i quali il ritratto dell’Arciprete Augugliaro che volle la ricostruzione dell’interno del Duomo nelle forme che oggi si possono ammirare.
Continuiamo la visita nella Chiesa di Sant’Alberto. Secondo la tradizione, questa chiesa fu fondata nel 1371 in onore del Santo morto nel 1307 e già dal 1423 ne è documentata la sua esistenza.
Erice – Battistero del Real Duomo
Erice – Chiesa di Sant’Alberto
Arriviamo poi nei Ruderi del Monastero del SS. Salvatore. Il palazzo venne donato dalla famiglia Chiaramonte alle Suore Benedettine che lo trasformarono in monastero.
Il monastero ebbe una vita molto florida in quanto, le monache che venivano ammesse, provenivano dalle famiglie nobili della città.
La cripta, che normalmente si trovava sotto l’altare maggiore della chiesa, era utilizzata per la sepoltura delle monache.
Lemonache defunte venivano poste negli essiccatoi e via via sovrappostialle altre salme.
Una grande scala esterna portava ai livelli inferiori del monastero dove si trovavano gli ambienti di lavoro oltre che al giardino.
I forni che vi si trovavano servivano per produrre il pane e i famosi dolci di badìa.
Erice – Monastero S.S. Salvatore
Erice – Monastero S.S. Salvatore
Erice – Monastero S.S. Salvatore
Erice – Cripta del Monastero S.S. Salvatore
Erice – Cripta del Monastero S.S. Salvatore
Erice – Monastero S.S. Salvatore
Erice – Monastero S.S. Salvatore
L’antica chiesa del S.S. Salvatore , alla quale era annesso il monastero, si incontra salendo lungo corso Vittorio Emanuele; dell’originaria struttura conserva tracce di finestre trecentesche e un portale del sec. XV.
Erice – Chiesa Monastero S.S. Salvatore
Erice – Chiesa di San Martino
La Chiesa di San Martino è stata costruita nel XIV secolo e presenta uno stile gotico-siculo.
Si caratterizza per la sua facciata in pietra rustica e la scalinata che conduce all’ingresso principale.
All’interno, la chiesa presenta una navata centrale e diverse cappelle laterali, che ospitano opere d’arte sacra e preziosi affreschi di vari periodi storici.
La congrega di San Martino è una comunità religiosa che si riunisce regolarmente nella chiesa per partecipare alle celebrazioni liturgiche, preghiere e attività spirituali.
La congrega svolge un ruolo importante nella vita religiosa della comunità di Erice, offrendo supporto spirituale e sociale ai suoi membri.
Molto interessante è il cortile laterale cinquecentesco con pilastri di pietra scanalata che sostengono un ballatoio di accesso ai locali del piano superiore.
Erice – interno della Chiesa di San Martino
Erice – interno Chiesa San Martino
Erice – navata Chiesa San Martino
Erice – interno chiesa San Martino
Erice – Statua di San Martino
Erice – cortile della Chiesa di San Martino
Erice – Chiesa San Martino sala della Congrega
Erice – Chiesa San Martino sala della Congrega
Visitiamo poi la Chiesa di San Pietro sul cui altare si trova la Madonna della Pace, statua in marmo del XVI° secolo. Alla chiesa del XIV° secolo fu aggregato, nel 1542 un monastero delle Clarisse.
Uscendo dalla chiesa passiamo davanti all’Istituto San Rocco, Centro Cultura Scientifica Majorana e la Chiesa di San Carlo.
Il convento annesso alla chiesa , fondato nel 1617 accoglieva una comunità di Suore Francescane che si occupavano delle orfanelle ericine.
Erice – interno chiesa San Pietro
Erice – Istituto Majorana
Erice – Chiesa San Carlo
La chiesa di San Giuliano fu edificata nel 1076 dal Gran Conte Ruggero in ringraziamento per il soccorso prestato nell’assedio della città in mano degli arabi.
Fu riedificata nel 1612 ancora più imponente e a tre navate. Nel 1927 fu chiusa a causa del crollo di una parte e venne riaperta solo dopo 80 anni, nel 2005.
Erice – Chiesa San Giuliano
In questa chiesa troviamo i cosiddetti Misteri che sono dei gruppi statuari rappresentanti la Passione e Morte di Gesù.
Uscendo per la Sacrestia, dopo aver ammirato dei pregevoli arredi sacri, arriviamo fino alla stanza più antica, cioè, la Congrega 33. Questa veniva chiamata così perché questo era il numero dei suoi componenti in memoria degli anni di Cristo quando morì sulla Croce.
Erice – interno Chiesa San Giuliano
Erice – Chiesa San Giuliano i Misteri
Erice – Chiesa San Giuliano i Misteri
Dopo questa chiesa proseguiamo per arrivare alle Torri del Balio, chiuse per restauri, da dove possiamo ammirare il Castello di Venere e la Torretta Pepoli
Erice – Torri del Balio
Erice – Torretta Pepoli
Erice – Castello di Venere
Erice Chiesa San Giovanni Battista
Erice – Chiesa San Francesco d’Assisi
In questo punto di Erice il vento si fa sentire prepotentemente e, vista anche l’ora, decidiamo di terminare la visita, tornando verso la funivia, passando vicino la Chiesa di San Francesco di Assisi che troviamo chiusa.
Prendiamo la funivia per tornare a Trapani per poi ritornare nell’area sosta Le Saline.
Sicuramente, nonostante il tempo, Erice è una bellissima città, ben tenuta e curata.
Le isole Egadi, Favignana e Levanzo
Dopo la partenza, possiamo ammirare Trapani dal mare, la banchina della partenza fino al Lazzaretto che i trova al punto più a ovest di Trapani.
Il mare è calmo quindi la traversata, durante la quale incontriamo numerose imbarcazioni, è tranquilla. Prima di scendere approfittiamo per unirci al gruppo che si avvalerà di una guida per vedere i principali luoghi di Favignana.
L’isola di Favignana
Egadi – banchina porto Trapani dal battello
Egadi – il lazzaretto visto dal battello
Egadi – Favignana il porticciolo
Da Villa Florio ci spostiamo fino ad una chiesetta, ora chiusa, dove andavano a pregare i tonnaroli prima e dopo le battute di pesca.
Da lì andiamo nella prima piazzetta del paese dove si trova la sede del Municipio con davanti la statua del capostipite della famiglia Florio e tutto attorno negozi, bar e ristoranti.
Ci spostiamo poi nella seconda piazzetta dove troviamo la Chiesa Madre dedicata a Maria Santissima Immacolata dove assistiamo a due battesimi.
Questa chiesa risulta decentrata rispetto la piazzetta e questo, ci viene spiegato dalla guida, è dovuta al fatto che, nell’isola erano presenti tre torri di avvistamento e queste erano visibili tra loro per eventuali comunicazioni visive.
Egadi – Favignana villa Florio
Egadi – Favignana Chiesa Madre
Egadi – Favignana piazza del Municipio
Quando venne costruita la Chiesa Madre, questa si veniva a trovare in mezzo alle ultime due torri ed essendo, la chiesa con la sua cupola più alta ne impediva la visuale.
Egadi – la Tonnara Florio
Egadi – Favignana ingresso tonnara Florio
Egadi – Spiaggia di Favignana
Egadi – Favignana cava di tufo
Egadi – Favignana cava di tufo
Egadi – Favignana spiaggia nella cava di tufo
Egadi – Favignana faro Punta Marsala
Nel ritorno ci fermiamo a Cala Rossa per chi volesse fare un bagno e poi per un pranzetto offerto dal capitano a base di penne con pesto trapanese, vino e melone.
Dopo pranzo partiamo alla volta dell’isola di Levanzo.
L’isola di Levanzo
Dopo pranzo partiamo alla volta dell’isola di Levanzo.
Battello Egadi Tour
Egadi isola di Levanzo
Egadi isola di Levanzo
Egadi isola di Levanzo
Egadi isola di Levanzo
Egadi – isola di Levanzo
Egadi – isola di Levanzo
Egadi – isola di Levanzo
Egadi – isola di Levanzo
Egadi – isola di Levanzo
vanzo è l’isola più piccola delle Egadi e ha un piccolo paesino che sembra una pietra preziosa incastonata in un gioiello.
Dopo la visita ripartiamo per tornare a Favignana, per caricare alcuni turisti, poi prendiamo la rotta per Trapani.
Che dire di questi due giorni a Trapani. Il parking Le Saline, come dice il nome, è poco più di un parcheggio e l’unica nota positiva e il fatto di avere a disposizione di una navetta per andare al centro della città.
Non si può definire area attrezzata perché gli allacci all’energia elettrica non sono sufficienti per tutti, i servizi consistono in unico stanzino con WC e doccia utilizzabile da uomini e donne indistintamente e per quanto riguarda lo scarico delle acque questo è quasi sempre inutilizzabile perché non viene svuotato dalle ditte di spurgo.
I costi per la sosta sono: €. 10,00 al giorno per il parcheggio, € 5,00 per l’energia elettrica se allacciata e € 5,00 per carico e scarico delle acque, non sempre disponibile.
Palermo e Monreale
L’ultima parte del nostro giro della Sicilia in camper da Erice a Palermo è quasi giunto al termine. Arriviamo a Palermo e utilizziamo l’Area sosta camper Green Car (38°06’37.1″N 13°20’31.6″E) che si trova a circa un chilometro dal centro.
IMPORTANTE: è consigliabile fare una telefonata per prenotare il posto camper, oggi ci è andata bene per puro caso.
Palermo le Catacombe dei Cappuccini
Palermo le Catacombe dei Cappuccini
Palermo – altare della Chiesa dei Cappuccini
Nel pomeriggio andiamo a visitare le Catacombe dei Cappuccini dove vengono custoditi i corpi mummificati dei palermitani suddivisi per settori di appartenenza sociale.
All’ingresso troviamo una lunga fila di persone che stanno aspettando di fare i biglietti.
Nel 2000 eravamo già venuti ma questa volta abbiamo trovato notevoli cambiamenti. Certamente, a causa della notevole affluenza di turisti, hanno sistemato delle inferriate a protezione delle mummie ma la cosa che ci ha più colpito è stata la mummia di Rosalia, la bambina morta a due anni e che nella precedente visita sembrava essere una bambola viva mentre oggi si sta rovinando; la carnagione prima rosea, sta diventando scura ed è stata sistemata in una bara di acciaio e vetro per mantenere temperatura e umidità costanti.
Proseguiamo nella visitama ci sembra che sia tutto peggiorato!
Palermo interno chiesa dei Cappuccini
Palermo interno chiesa dei Cappuccini
Palermo interno Chiesa dei Cappuccini
Palermo interno Chiesa dei Cappuccini
Palermo Porta Nuova
6 giugno Palazzo Reale; Anche stamattina piove ma approfittando di una pausa, prendiamo il bus 327 in via Cappuccini, che ci porterà fino a Piazza Indipendenza da dove inizieremo il giro.
PassataPorta Nuova ci troviamo al Palazzo dei Normanni, sede della Regione siciliana, facciamo i biglietti che per gli over 65 hanno un costo di €. 13,50 per persona ma un cartello alla biglietteria ci avvisa che gli appartamenti reali non sono visitabili.
Palermo Palazzo dei Normanni
Palazzo Normanni Palermo
Cortile interno Palazzo Normanni Palermo
Palazzo Normanni Palermo carretto siciliano
L’interno è uno splendore, i mosaici che rivestono le pareti brillano su uno sfondo d’oro. I più antichi risalgono al 1143.
Palazzo Normanni Palermo Cappella Palatina
Palazzo Normanni Palermo Cappella Palatina
Palazzo Normanni Palermo Cappella Palatina
Palazzo Normanni Palermo Cappella Palatina
Punctum palazzo dei Normanni
Palazzo Normanni Palermo Sotterranei punici
Palazzo Normanni Palermo Sotterranei punici
Arriviamo nella piazza della Cattedrale e veniamo accolti da un gran vociare di scolaresche, da venditori di ombrelle, che sono usciti come le lumache alla prima goccia di pioggia e da psedo-mendicanti con figli annessi che chiedono l’elemosina.
Cattedrale di Palermo
Palermo La Cattdrale
Palermo Cripta della Cattedrale
Palermo Cripta della Cattedrale
Facciamo il biglietto per visitare la Cripta il Palazzo dei Vescovi e le Tombe Imperiali e dei Re al costo di €. 12,00 a persona con lo sconto over 65.
Per visitare la Cripta dobbiamo uscire dalla Cattedrale e girare a sinistra per una cinquantina di metri.
Usciamo dalla Cripta per andare a visitare le Stanze dei Vescovi che si trovano dalla parte opposta.
Palermo Museo della Cattedrale
Palermo Museo della Cattedrale
Qui troviamo una grande quantità di opere d’arte che vanno dai dipinti alle porcellane, dal mobilio alle statue. Ritorniamo alla Cattedrale per visitare le Tombe degli Imperatori e dei Re per poi visitare la Chiesa.
Palermo Museo della Cattedrale
Cattedrale-di-Palermo-corona-di-Costanza-d’Aragona
Palermo interno della Cattedrale
Cattedrale-di-Palermo-Cappella-delle-Reliquie
Cattedrale-di-Palermo-stanze-del-Vescovo
Cattedrale-di-Palermo-stanze-del-Vescovo
La visita a questi due monumenti ci ha portato alle 13,30 per cui, ripassiamo la Porta Nuova per andare a prendere il bus per ritornare al camper.
Palermo Cappella dedicata a Sant’Agata
Palermo Cappella dedicata a Sant’Agata
Palermo Cappella dedicata a Sant’Agata
Prendiamo il bus che ci porta in Piazza Indipendenza da dove, prendendo Corso Vittorio Emanuele, passiamo davanti la Cattedrale.
Continuando arriaviamo nella
Chiesa di San Salvatore.Palermo interno Chiesa San Salvatore
Palermo interno Chiesa San Salvatore
Andando avanti, sulla stessa via arriviamo alla piazza dei Quattro canti, molto affollata di turisti e carrozzelle di cavalli che propongono giri turistici della città.
Palermo Piazza 4 canti
Palermo Palazzo e Fontana Pretoria
Le riprese di questo film stanno creando un po di malumore fra la cittadinanza ma, è sempre importante che queste cose siano fatte per ricordare la storia di un territorio.
Palermo chiesa della Martorana
Palermo chiesa della Martorana
Palermo chiesa della Martorana
hiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio detta della Martorana all’apparente semplicità della facciata si contrappone lo sfarzo e lo scintillio interno delle arcate e del soffitto quest ultimo interamente rivestito da splendidi mosaici di scuola arabo-normanna.
Questo tema decorativo è formato da tasselli d’oro, risalenti al 1150 circa, che si estendono, soprattutto, lungo la parte superiore della chiesa. Le arcate, la cupola, le absidi e le pareti laterali rappresentano, in questo modo, personaggi illustri ed episodi tratti dalla Bibbia. Troviamo l’Incoronazione di Ruggero II° consacrata da Cristo e l’immagine del Cristo Pantocratore.
Palermo chiesa della Martorana
Palermo chiesa della Martorana
Palermo Chiesa di San Cataldo
Palermo Chiesa di San Cataldo
Palermo Chiesa di San Cataldo
Palermo Chiesa di San Cataldo
Palermo Chiesa di San Cataldo
Di fronte a queste ultime due chiese si trova il Monastero con la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria.
Varcato l’ingresso della chiesa, vale la pena restare con il naso all’insù per qualche minuto e lasciar correre lo sguardo lungo le pareti della navata centrale e la volta affrescata di questo magnifico gioiello barocco anche solo per cercare, inutilmente, un centimetro di spazio libero.
Ogni angolo, infatti, è stato accuratamente decorato fin nei minimi dettagli.
Alla chiesa è annesso l’omonimo monastero domenicano, che a partire dalla sua fondazione, nel 1311, è stato per secoli la casa delle monache di clausura provenienti dalle famiglie più ricche della città.
Monastero con la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria
interno Chiesa Santa Caterina di Alessandria
interno Chiesa Santa Caterina di Alessandria
interno Chiesa Santa Caterina di Alessandria
interno Chiesa Santa Caterina di Alessandria
Monastero di Santa Caterina d’Alessandria
È solo da pochi anni che è possibile visitarne gli interni: fino al 2014, infatti, era ancora abitato dalle suore.
Nel 2017, poi, la curia arcivescovile di Palermo ha deciso di aprire al pubblico le porte di questo mondo segreto, rimasto nascosto per secoli.
Dopo la visita della chiesa e delle stanze del monastero ci fermiamo nella sua dolceria per assaggiare: una fetta di cassata tradizionale, una genovese e un casatello con ricotta, dolci preparati secondo le antiche ricette delle monache.
Torniamo indietro verso la piazza Quattro canti per visitare la Chiesa ipogea di San Giuseppe dei Teatini.
Monastero di Santa Caterina d’Alessandria
Palermo chiesa di San Giuseppe dei Teatini
Palermo soffitto della chiesa di San Giuseppe dei Teatini
Palermo chiesa di San Giuseppe dei Teatini
Erice a Palermo – Palermo chiesa di San Giuseppe dei Teatini
Erice a Palermo – Palermo Cripta della chiesa di San Giuseppe dei Teatini
Palermo chiesa di San Giuseppe dei Teatini
Tornando indietro verso la Fontana Pretoria, pasiamo accanto alla Chiesa di Sant’Anna che troviamo chiusa.
Arriviamo poi alla Chiesa di Sant’Antonio Abate dove saliamo sul terrazzo soprastante la chiesa per vedere il panorama, cioé i tetti di Palermo.
Dietro la Chiesa, scendendo le scalette che si trovano a sinistra, troviamo il Mercato della Vucciria.
Palermo Chiesa di Sant’Anna
Palermo Chiesa di Sant’Antonio
Palermo Chiesa di Sant’Antonio
Palermo Chiesa di Sant’Antonio
Palermo Chiesa di Sant’Antonio
Palermo tetto della Chiesa di Sant’Antonio
Dopo la visita della chiesa di Sant’Antonio Abate, scendendo le scale che si trovano subito dopo la chiesa arriviamo al mercato della Vucciria.
Questo mercato ha perso molto della sua caratteristica, rimangono solo alcuni banchi di vendita del pesce e chioschi di street-food che, all’ora di pranzo creano molto fumo.
Usciamo dal mercato e continuiamo il nostro giro fino ad arrivare fino alla Chiesa di Santa Maria Ninfa
Palermo Chiesa di Santa Maria Ninfa
Palermo Chiesa di Santa Maria Ninfa
Palermo Chiesa di Santa Maria Ninfa
Palermo Chiesa di Santa Maria Ninfa
Monreale interno Cattedrale
Prendiamo il bus 389 sempre da piazza Indipendenza. Il biglietto di ingresso costa €. 13,00 a persona ma la Basilica ed il suo esterno sono in fase di restauro.
La chiesa è piena di turisti e stanno preparando l’addobbo per un matrimonio e per questo non si può neanche prendere le audioguide (5 €. risparmiati).
Una vera delusione; soldi veramente buttati via.
Ritorniamo al parcheggio del camper veramente delusi e ci prepariamo per la partenza di domani.
8 giugno: il ritorno La mattina paghiamo il parccheggio, €. 75,00 per tre giorni e decidiamo di saltare le prossime tappe perché ormai è tempo tornare a casa.
La sera ci fermiamo a Potenza, nell’area sosta utilizzata all’andata.
Monreale interno Cattedrale
Monreale Cattedrale
Cattedrale di Monreale
9 giugno riprendiamo la strada del ritorno e tutto va bene fino a Pescara poi, a causa di un albero caduto sulla strada, rimaniamo bloccati in una coda interminabile di più di 6 km. quattro dei quali in galleria trascorrendoci un paio d’ore.
A questo punto decido di prendere l’autostada fino a Porto San Giorgio per poi uscire e pernottare nell’area sosta “Altromare” di Porto S. Elpidio e arrivare domani a Cupramontana.
Cosa dire di questo viaggio
La Sicilia è una regione bellissima, piena di storia, cultura e paesaggi bellissimi ma…
Non trovi un chilometro di strada senza cumuli di immondizia lasciata ai bordi. Ti affacci in qualche parte per vederne il panorama e sotto vedi di tutto, dalle bottiglie di plastica a cartoni e sacchi di spazzatura.
Anche le Amministrazioni Comunali non fanno nulla per un cambio di rotta di questo cambiamento.
Hanno un tesoro che potrebbe essere utilizzato anche per dare lavoro a molti giovani, ma anche a questi sembra che non importi, escluse alcune mosche bianche.
Quanto abbiamo speso in 40 giorni
Km. percorsi 3.398;
Autostrada e traghetti €. 176,20;
Trasporti €. 70,60;
Carburante €. 587,80;
GPL €. 24,70;
Parcheggi e Aree sosta €. 468,50;
Ingressi e guide €. 394,00;
Etna e Egadi €. 246,00;
TOTALE SPESE 1967,80